Ciao Dee, sappiamo che sono più o meno 10 anni da quando hai iniziato a praticare la disciplina dell’ human beatbox, e molte cose sono successe in questo periodo, mi vengono in mente le tue incredibili esibizioni con Q-Bert, Shorkut, le partecipazioni al Boxcon di Londra, la Battle Mondiale a Berlino . Cosa e’ cambiato quindi, in questi ultimi anni, nella tua tecnica e pratica di far beatbox? Quanto ti senti forte, e quali sono di conseguenza i tuoi punti di forza che ti consentono di avere una certa originalità nella tua disciplina e che ti contraddistinguono dagli altri beatboxers?
Gruff, al solista, al mio gruppo 3FX, certo, alcune cose ti rimangono per sempre, come il duetto con Qbert… Shortkut che ti fa i complimenti, quelli veri, la prima World Beatbox Convention a Londra nel 2003, beatboxers di tutto il mondo che ti scrivono, chi per complimenti, chi per farsi spiegare il mio “triple inward snares”, la mia tecnica, ho inventato una tecnica. Questa cosa resterà, l’invenzione di una tecnica è una roba che ti segna! Eheheeh, Scherzi a parte, il Boxcon03, il primo, è quello che ha dato il via al mio modo di essere e di approcciare al beatbox, il metodo, la musica, è stata decisamente la cosa che mi ha segnato di più. Vedere un sacco di persone che arrivano da tutto il globo per incontrarsi, ti da una bella botta, specialmente quando sei lì a rappresentare il tuo paese, è una responsabilità. Ho capito sopratutto l’importanza dell’originalità, l’essere differente, avere un particolare, un gusto.
Ciao Paolo, mi fai più vecchio di quello che sono, ehehheeh, ho iniziato nel 2000/2001, ad oggi siamo ad 8 anni, purtroppo ho iniziato tardi, prima ho fatto tutto il fattibile, dal rap, ai flares su mixer, ai footworks e un paio di muri in zona con gli amici; questo ha segnato molto la mia conoscenza e le mie scelte musicali. Arrivo da un periodo storico, fine anni 90, dove tutti stavano con tutti e non c’era la “divisione” delle discipline come oggi, dove chi sente il rap sente il rap, e chi balla balla, ci si vedeva in strada e i primi beatbox li sentivo perchè c’era la gente che faceva freestyle e il beatbox serviva , poi sono approdato nel mondo del beatbox, quello moderno, dove il beatboxer è diventato un entità a sé stante e non soltanto più al servizio del cerchio di freestyle. Quel giorno sono sparito per un po’ e mi sono ripresentato un anno dopo circa, quando avevo effettivamente da far sentire qualcosa alla gente. Da allora ne ho visti tanti di palcoscenici e vissuti parecchi di superseratoni… dal primo periodo conQuanto mi sento forte. bella domanda, stronza ma bella, mi sento forte non per quello che si intende oggi, mi sento diverso, nello studio, quello che mi riconoscono in molti ad esempio, cosa che effettivamente un po’ mi contraddistingue, è la fedeltà della riproduzione dei suoni, soprattutto a livello di drumkit. Ho curato molto questo aspetto, cosa che forse mi ha penalizzato un po’ nella tecnica, e dico forse. perchè comunque sia, il mio metro di paragone di tecnica sopraffina è Skiller (campione di Beatbox in Bulgaria e tra i più forti in circolazione attualmente) . Sono modi, nessuno è giusto, dipende da quello che vuoi. Conosco Skiller, lui fa i complimenti a me per il mio gusto e la fedeltà dei miei suoni, io a lui per la sua tecnica estremamente perfetta, sono solo modalità differenti. Certo, quando poi arrivi a Londra e Berlino, per la prima volta, dopo anni di assoluta assenza dai palcoscenici europei del beatbox, e gli altri partecipanti ti vengono ancora a ricordare quanto sei stato fondamentale per loro e ti stimano, sono belle cose che ti danno fiducia, è facile perdere la bussola quando sei uno che suona, un giorno ti senti il numero 1, il giorno dopo ti fai schifo, nulla di più utile per crescere e migliorarsi. Il “meglio di te” non esiste, è temporale e periodico.
Ita-Beatboxers, il primo raduno di beatboxers italiani ideato da Dhap, ed a inizio 2009 il primo contest, dove eri stato chiamato in veste di giudice… Come ti è sembrato il livello dei partecipanti, e l’atmosfera che si è creata ?
Lo scorso anno si e’ tenutoNoise che già conoscete, forte, preparato e gran bel cristiano del sud. I ragazzi di Milano spaccano i culi, Zeb è probabilmente quello che potenzialmente alle lunghe darà serio filo da torcere a qualche battle mondiale, i ragazzi di La Spezia, specchio dell’hip hop quello vero. la Puglia promette bene. il King delle Alpi (Alp King) è il capo (ha la maglietta più potente degli ultimi 10 anni, genio assoluto!!), Skyl superpresente ovunque, Morad maestro, ora mi perdonino gli altri, ma purtroppo il mio livello di memoria e associazione volti – beats – nomi – regioni non è dei migliori, comunque bravi tutti, vi strasupporto. Bello sopratutto essere in contatto quasi quotidiano sui network vari, prima o poi nascerà qualcosa di gruppo da portare ai mondiali, peccato per le distanze,
Atmosfera bellissima, grande Dhap, bravo, meglio nella convention che nella battle ma non è colpa di nessuno, capita. Il livello italiano, è medio. se dicessi che è alto sarei bugiardo e di parte, 2-3 ragazzi hanno delle potenzialità serie, senza togliere nulla agli altri sia chiaro, ognuno ha i suoi tempi e il più delle volte quello che non ti aspetti diventa il più forte sebbene in più tempo, tu vuoi i nomi, io lo so eheeheh, e io non te li dico! E’ stata una bella coppia di serate, ho rivisto Beelow (organizzatore della Battle Mondiale), non ci vedevamo dal Boxcon 2003, ho conosciuto Roxorloops (in passato vice campione del mondo) Skiller e Steff la Cheffe (attuale vice campionessa mondiale) e soprattutto mi sono reso conto di cosa e come stanno andando le cose fuori dal mio studio nel resto d’ Italia, ho rivisto persone che già conoscevo, come BeatConnetta, (vincitore della battle italiana) . veniamo dallo stesso posto (Catania) e già ci conoscevamo da anni, ho fatto amicizie di quelle serie come con MatteoCon Beat Connetta, il vincitore di Ita-Beatboxers, sei quindi volato a Berlino per la Battle Mondiale, dove eri stato invitato in qualità di artista ospite. Parlaci di questa tua esperienza, del tuo show. di come si e’ comportato BeeCee e le tue impressioni generali sul livello dei partecipanti. C’e’ qualcuno che ti ha impressionato particolarmente tra uomini,donne,team?Pensi poi che in futuro noi italiani ce la possiamo giocare con gli altri beatboxers al mondiale?
Allora, il sestetto degli italiani a Berlino erano, innanzitutto Marco BeeCee a difendere i colori di casa, io, ospite della Battle, Dhap arrivato a sgamo su treni internazionali in qualità di rappresentante del Battle Network Chapter Italy, Noise che era con me sul volo Roma – Berlino e per la seconda volta nella sua vita prendeva un aereo (, e infatti all’ aeroporto è arrivato preparatissimo ma col documento scaduto, non ti dico le corse contro il tempo), Skyl capo assoluto in numero di presenze agli eventi, e alla fine del secondo giorno di manifestazione, a sorpresa Morad, che neanche te lo dico, per me è un esempio di passione vera. Bene, BeeCee per qualche assurdo motivo è uscito alle eliminatorie, conoscendolo, mi è sembrato strano che non fosse nei 16 passati alla finalona, lui è forte, purtroppo la “prima” fuori casa lo ha fregato un po’ sul lato emozionale, effettivamente rivedendo il video ha fatto degli errori per cui si è perso una bella occasione, ma lo capisco. anch’io alla prima fuori dall’ Italia ho fatto degli strafalcioni da vergognarmi di me stesso, l’emozione è un casino. Il mio show, nulla di particolare, non ho dato sicuramente il mio meglio, comunque al terzo giorno di una manifestazione effettivamente finita la sera prima con i vincitori già declamati, eravamo tutti stanchi, poche ore di sonno, non ho dato il meglio ma comunque ho dato, Inoltre, sia la mia partecipazione al Boxcon09 (Londra – Aprile) che la World Battle (Berlino – Giugno) sono capitate in un periodo in cui stavo, e sto tuttora riprendendo delle tecniche e suoni, sto rivalutando alcune cose, non ero preparatissimo, soprattutto a livello di routines. Chi mi ha colpito, mi ha colpito non vedere Skiller in finale, sinceramente tuttora mi trovo in disaccordo con la giuria, uno così non può uscire, sebbene con un ottimo Dharni (Singapore) , agli ottavi, I vincitori della battle a squadre ( i francesi Under Kontrol ) li conoscevo molto bene, siamo amici sin dalla prima convention a Londra, c’e’ un gran rispetto reciproco… le ragazze pensavo meglio, oltre alle 2 prime classificate, Bellatrix (Regno Unito) e Steff la Cheffe (Svizzera) ma quello che mi ha seriamente colpito più di tutti, per similitudini e gusto e quant’altro con me è L.O.S., francese, geniale, musicale, suoneremo insieme, sicuro. In Italia stiamo in ritardo di qualche anno, mai avrei pensato che BeeCee ce l’avrebbe fatta, ma non per demeriti, ma per esperienza, noi, rispetto al resto del mondo abbiamo meno esperienza di palco, io per primo. che alla fine sì. ho suonato parecchio e di fronte a un sacco di gente, ma li c’erano persone che vedono il palco anche 2 volte a settimana, e quello fa molto, noi stiamo lontani da certi risultati per una serie di fattori culturali, manageriali e tutto quello che di negativo si puo’ dire rispetto al nostro paese, ciò nonostante potremmo anche giocarcela, a pensarci bene potrei giocarmela anch’io, ci ho fatto un pensierino tornato da Berlino. solo che purtroppo non sono uno con le attitudini da Battle, bisogna essere sfrontati e io invece sono uno da sgabello e jazz, la personalità conta molto in battaglia, io sono più da concerto…
Oggi su internet è facilissimo trovare video sul beatbox. al punto che alcuni beatboxers hanno iniziato a fare da tutor e dare lezioni di questa arte su youtube e altri siti in rete. A mio avviso, da quasi profano della disciplina però, mi sembra che sia un po’ controproducente in fatto soprattutto di originalità,di crearsi un proprio stile ecc. Cosa pensi di questo fenomeno? E cosa consiglieresti a chi vuol iniziare a praticare questa stupenda disciplina.
Devo risponderti sul serio? Sfondi un portone aperto con me in merito a ‘sta cosa, per me, il male che può fare seguire un tutorial nel beatbox non te lo faresti nemmeno prendendoti a martellate la lingua su una roccia di pietra lavica, cioè, per logica, poi è la mia logica e non necessariamente deve essere giusta per forza, ma sarà più efficiente imparare a riprodurre un rullante ascoltando un rullante vero in pelle, metallo, legno e cordature varie o uno che fa il rullante magari nemmeno troppo fedelmente spiegando come si fa? Ora. rispetto chi mette in piedi i tutorial, e sicuramente lo fa in buona fede e con lo spirito e la passione di chi veramente vuole far conoscere il beatbox a tutti e dare i mezzi per imparare, io, se mai dovessi fare un tutorial, e quest’estate ho fatto 3 giorni di seminario quindi so di che parlo, mai direi “, la cassa si fa così”, io direi, ”io la cassa la faccio così, per questo, quello e quell’altro motivo, la mia bocca è fatta in un modo, la mia elasticità facciale e la mia muscolatura è fatta così. tu, che segui la mia lezione, mi gioco due dita che sei diverso da me e la ottimizzerai per come la tua bocca è fatta. detto ciò io ti ho dato lo spunto, ora metti in pausa il tutorial e vatti a sentire un batterista vero!!” Mi sembra più corretto. Sopratutto nei confronti dell’ascoltatore.
Vis Musicae, mentre pochi giorni fa eri qui a Firenze per “Cantando rime improvvisate”…eventi entrambi legati all’improvvisazione poetica dove partecipavi assieme ad altri amici di Gold. Clementino, Kiave ed ai cantori dell’ottava rima . Parlaci un po’ di queste tue esperienze particolari legate per l’appunto all’improvvisazione tra rap,beatbox e ottava rima e della sfida divertente che avete fatto .
Quest’estate come dicevi, hai partecipato quindi ad un evento comeMa se manco ti sei degnato di venire? Che ne sai se è stata divertente!? Ahuauhahuhuahua .Guarda, a parte gli scherzi, penso che a memoria non ridevo come quella sera da un pezzo, sto parlando dell’ evento di Firenze. Vis Musicae invece è stato quello che più mi ha aperto la mente nella mia vita, oltre ai tre giorni di seminario che ho fatto, ho collaborato e collaboro tutt’ora con artisti sordi, artisti della lingua dei segni (LIS), e collaboro con il CNR sulle possibilità di apprendimento della musica, ritmica ecc nelle persone sorde ecc. roba potentissima credimi! Durante il seminario ho fatto fare la beatbox band su 4 microfoni a 4 ragazzi sordi, platea con le lacrime agli occhi, shocking! Le collaborazioni mi sono sempre piaciute, se mi metti in mezzo a gente che suona mi fai il regalo più grande che mi puoi fare, se mi metti con gente che improvvisa sto benissimo, coi rappers ci sono cresciuto, l’ottava rima mi piace, molto! Mi piacciono molto le culture popolari. Ora sto suonando anche con un gruppo vocal, a-capella music per intenderci, sono molto forti , mi hanno chiamato da poco e per ora sto apprendendo il loro repertorio, gli mancava un beatboxer e siamo ben felici di esserci incontrati, ci siamo trovati. Ti terrò aggiornato ovviamente su tutto quello che faremo.
Craim.Sappiamo che ti piace molto unire queste due discipline, visto che proprio poco tempo fa, formavi assieme a dj Camera i 3FX.Puoi anticiparci qualcosa riguardo al vostro show ? O sarà una sorpresa ideata dalle vostre menti “geniali”?ahah.
Questo giovedì saremo felici di riaverti di nuovo qui a Firenze per uno dei nostri party Gold ( a sto’ giro ti prometto che ci sarò ahahah) e ti esibirai per una routine turntablism/beatbox assieme aHo iniziato col giradischi, di conseguenza per me suonare con djs è sempre stato molto stimolante, Lorenzino Craim è un bel mostro sacro, d’altra parte con 3FX è stato il momento più formativo della mia carriera, a livello tecnico devo metà di quello che so fare a dj Camera. quando ci siamo conosciuti io e lui suonavamo 8 ore al giorno insieme a suggerirci tecniche, riportare tecniche di turntablism su microfono e viceversa ci ha fatto del gran bene a tutti e due, in quel periodo lui si è mostrificato a livelli mai visti, io peggio di lui, A Firenze si andrà un po’ allo stile dell’ ottava rima, vino e improvvisazione! Eh eh eh.Con Craim effettivamente non ho mai duettato, ma lo conosco e mi conosce, comunque sia, quando metti due persone preparate vicino ne esce sempre del bene. sia il turntablism che il beatbox sono molto vicini al jazz e all’attitudine dell’improvvisazione. Se vedi bene il video mio con Qbert, è così preciso nei “momenti” che sembra studiato, mai visti prima e mai più rivisti dal vivo. mi son sentito con Craim su skype pochi giorni fa e ci si è detti che ognuno fa il suo e poi ci uniamo, verrà da paura di sicuro. Lui è bravo e sa stare dietro alle cose, me lo ricordo quando si presentò all’ ITF che era piccolo, ma piccolo davvero, ricordo che a me e Camera colpì la musicalità e la scelta musicale, con lui sul palco non posso che far bene.
Mentre per quanto riguarda il lavoro in studio?.So che stai lavorando principalmente ad un tuo disco solista…mentre per quanto riguarda 3FX, c’è la possibilità di rivedervi suonare di nuovo assieme?
Omar lo farò impazzire! No no, si scherza, sono budget proibitivi purtroppo, andrò a caccia di qualche lable all’estero, sicuro non lo faccio uscire qui, battaglia persa in partenza, non per dire male dell’Italia ma per essere realista, purtroppo il nostro non è un paese dove c’e’ chi puo’ investire su un progetto legato al beatbox, per numeri, per fruibilità, è giusto. 3FX ora riesce fuori, momento difficile, necessità varie ci hanno divisi per qualche mese, ora risaltiamo fuori, con calma si fa tutto, c’e’ un disco praticamente finito pronto, attendiamo il momento giusto!
Sto lavorando, a parte momento di pausa forzata causa rottura del microfono, al mio disco.o meglio coppia di dischi, ho il volume 2 del mio battle breaks per djs interamente realizzato in beatbox in cantiere da un po’, e poi il mio disco, finalmente, si chiamerà TAKEN, parlerà di robe aliene, di potenziamenti, il mio sogno è di riuscire a realizzare un corto in animazione, dove la musica fa da sceneggiatura, colonna sonora e dialogo, vedremo, anche perchè come al solito i miei sogni non corrispondono mai alle mie possibilità realizzative, in termini economici, quindi vedremo se il mio sponsor Gold mi supporta, ahuauhauhhuauhauha. PoveroOrmai quindi, sei entrato ufficialmente a far parte di questa nostra grande famiglia Gold, visto che tra l’altro Gold produrrà la tua t-shirt ufficiale.”Alien Dee Your Sound Dealer”.Parlaci un po’ della t-shirt,e di chi ha curato la grafica , e visto che ci siamo.dicci la verità. cosa pensi “veramente” di Gold ? (puoi anche infamarci, tanto vedrai l’intervista non riesco a farla pubblicare in tempo ahhaha). Abbiamo suscitato in te quindi qualche emozione positiva, o ti abbiamo fatto cacare fin dall’ inizio? Ahahaah.
Mah, il primo stipendio ancora non l’ho visto, ora vediamo se mi conviene andare dalla concorrenza!! Hehehehe .Macchè. Omar non lo cambierei con nessuno al mondo, pure che mi dovesse dire bene, e migro in altri luoghi, Gold viene con me e la spingo.
Gold l’ho conosciuta tramite te caro il mio Paolo, oltre agli innumerevoli stickers in giro ecc. e sono contento di poter lavorare per gentaglia come voi e che gentaglia come voi lavori per me. Gold un po’ mi rispecchia, funzionale nella semplicità. Omar è un signore vero, uno di quelli che ci crede, mi piace, purtroppo non ci si conosce molto, nel senso che ci siamo visti 2 volte e ora finalmente passeremo del tempo insieme a pianificare qualche data, idea ecc,
Gold è quindi il mio partner ufficiale e ne vado fiero, in futuro con la possibilità di creare interesse su scala più ampia a livello di pubblico, spero che diventi il definitivo produttore del mio merchandise. Per ora abbiamo iniziato con una t-shirt, grafica concepita da me ed un caro amico qui di Roma dove abito (mostro Niccolò. che mi sa che mi darà anche una mano a rimettere su il mio sito come si deve). La t-shirt porterà il mio nome e quello di Gold ovviamente, sia nei loghi che nella scelta writing mista a crop-circle, ancora non l’ho vista, esce sti’ giorni, la presento con un mini live nel negozio Gold di Via Verdi questo sabato 21 Novembre nel pomeriggio, non vedo l’ora! Gold per altro compare già sui miei siti di riferimento (www.aliendee.it – myspace.com/deethealien) in compagnia di un altro marchio che mi supporta, Adidas. ed a breve arriverà anche il supporter tecnico, microfoni, non faccio nomi per scaramanzia, Paolo ci si vede a Firenze, se non ti mando questa intervista entro 5 minuti non me la pubblichi ed è stato inutile aver scritto tutta sta roba, no?!ahhaha…Supporting Gold, un saluto, buon jazz a tutti, a fare i saluti son sempre stato l’ultimo degli ultimi, proprio non ce la faccio ah ah.